ASMA, QUANDO SI PUO' PARLARE DI DISTURBO PSICOSOMATICO

 

“ Se dunque la vita dipende dal respiro, per quanto tempo ancora resteremo ignoranti quanto ancora al modo in cui il respiro agisce?"

Galeno130-201 d.C.

 

L'asma (dal greco asthma: affanno, respirazione a bocca aperta) è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie che interessa il 10% della popolazione. E' causata da un aumento della reattività bronchiale a stimoli immunoligici e non, quindi può essere sollecitata da agenti allergici (inalazione di pollini,polveri, peli di animali, alimenti, coloranti,conservanti, sostanze chimiche) oppure da fatica fisica, aria fredda, infezioni.

Dopo i 55 anni la natura allergica è rara. Può essere favorita da una predisposizione familiare (ereditarietà a seconda se uno o entrambi i genitori siano allergici).

Negli ultimi anni sembrano essere comparsi nuovi allergeni, tra cui uno derivato dall'Ambrosia, il famoso “ nettare degli Dei”, una pianta prima inesistente nel nostro territorio.

SINTOMI: crisi respiratorie con sibili (o fischio), affanno e tosse secca, il muco è denso e vischioso. Di solito durante la notte si presenta l'attacco improvviso e progressivo caratterizzato da fame d'aria (dispnea) e tosse stizzosa; si trae beneficio stando seduti e si cerca con la tosse di liberarsi del muco denso che impedisce di respirare. Se questi attacchi asmatici durano più di alcune ore si parla di stato asmatico. Di solito non c'è alterazione di temperatura.

DIAGNOSI: si basa su sintomi clinici e sulla funzionalità respiratoria (Spirometria) e spesso con esami strumentali quali ad es. esame RX per valutare la condizione polmonare.

TERAPIA: Solitamente è attuata mediante broncodilatatori ad azione rapida da usare in caso di crisi, cicli di corticosteroidi in fase acute e/o iniziali ed eventualmente somministrazione immediata di ossigeno (ad es. in fase di ricovero anche quando ancora non si conosce l'eziologia della sintomatologia).

IL RESPIRO

Il respiro (non cadendo nell'ovvietà che sia di vitale importanza) è essenziale per la salute psico-fisica, al quale è necessario dedicare molta attenzione, sia come prevenzione sia come cura. Essendo un meccanismo involontario spesso ci accorgiamo della sua importanza esclusivamente quando c'è qualche disturbo che lo riguarda.

Così come per il cibo “ per nutrirsi bene non basta riempire lo stomaco”, l'organismo non ha bisogno di “ polmoni pieni di aria” per funzionare in modo ottimale, ma necessita della giusta quantità ma soprattutto della qualità. Consideriamo anche il significato del respiro sotto il punto di vista esistenziale ma non solo, rappresenta il completo ciclo vitale, dall'inizio alla fine.. la prima e l'ultima fase della nostra vita, è il primo ed ultimo approccio all'esistenza!

 

QUANDO PENSARE AD UN DISTURBO DI ORIGINE PSICOSOMATICA

Come sempre, se gli esami clinici completi atti ad indagare infezioni, allergie, e patologie specifiche risultano negativi, si può ipotizzare una condizione asmatica di origine psicosomatica, soprattutto se la sintomatologia si avverte raramente se non eccezionalmente ed improvvisamente.

Spesso, gli stessi medici ospedalieri dopo accurati accertamenti anamnestici e diagnostici non sanno a cosa ricondurre questa particolare manifestazione sintomatica, nel caso ipotizzano una possibile responsabilità di un allergene sino a quel momento sconosciuto. Quindi vediamo in questo caso, quale disagio o situazione problematica potrebbe indurre a crisi asmatiche:

Sovente una situazione vissuta come “soffocante” (una madre troppo invadente, un compagno troppo presente ed assillante) può comportare l'inizio di tali crisi. La tosse stessa rappresenta un “rifiuto” di ciò che stiamo vivendo, è una difesa che scherma, che fa da barriera tra noi e gli altri o tra noi e la situazione ormai divenuta intollerabile, che non si vuole accettare e che si vuole tenere lontano. Lo stesso avviene quando non si vuole interagire con determinate persone avvertite, spesso a livello inconscio, come fastidiose, incompatibili, nocive.

Pensiamo al fatto che la tosse effettivamente è una reazione giustificata dell'organismo per espellere corpi estranei e/o sostanze “irritanti”... Inoltre, non meno importante, ci tiene lontani in qualche modo da chi è vicino a noi … E' particolarmente interessante il significato simbolico! Anche la mancanza di respiro ha la stessa valenza in questi casi. Quante volte è capitato di sentire (o dire) frasi di questo tipo: “Non mi fai respirare!” “Questa situazione mi toglie il fiato!” “Ogni volta che vado... mi manca l'aria!”; in questi casi è la “presenza” di qualcosa o qualcuno che incide sulla nostra condizione ma anche la loro assenza può incidere allo stesso modo. Traumi importanti non risolti quali una perdita, un abbandono e la solitudine che ne consegue, può indurre alla medesima sintomatologia, la frase comune può essere ad es. “Mi manca come l'aria!”.

Non sottovalutiamo i messaggi della nostra psiche!

(Per quanto riguarda la mancanza di respiro in questi casi, non si fa riferimento al disturbo di attacco di panico, disagio ben diverso – vedi articolo nel sito – anche se può diventarne una conseguenza).

 

I cambiamenti: una situazione lavorativa ad es. che non riusciamo a gestire o da cui non riusciamo ad uscire, una situazione che comporta responsabilità a cui non si è psicologicamente preparati o predisposti in quel determinato periodo (una convivenza, un matrimonio, progetti di maternità/paternità..);

lo stesso tratto personologico di “spirito libero” di un soggetto può scontrarsi con il dovere etico-morale di alcune di queste condizioni convenzionali procurando una sofferta ambivalenza. Le emozioni ambivalenti spesso sono generatrici di stati asmatici, sembrerebbe una lotta interiore tra ciò che siamo e ciò che vorremmo/dovremmo essere.

Ciò può generare anche ansia e quest'ultima riesce ad amplificare la sintomatologia asmatica, il solito circolo vizioso! Quindi a volte affrontare una situazione nuova può innescare l'inizio di tale meccanismo asmatico-ansiogeno.

 

Le emozioni represse, possono indurre a questo disagio. Nascondere non serve a nulla anzi.. al contrario agevola la condizione patologica. E' una chiusura anche questa, così come sono chiuse le vie aeree dell'apparato respiratorio. Se si prende consapevolezza di queste emozioni, si accettano e si esprimono, potrà esserci una maggiore sicurezza del Sé e quindi un miglioramento dei sintomi.

 

Un co-fattore influente da non sottovalutare è l'impostazione sociale e i suoi ritmi che spesso non tengono in considerazione l'individualità, la sua particolarità ma al contrario ha una tendenza all'omologazione e ad interessi prettamente economici. Infine è importante aggiungere che sovente, a questa sintomatologia, si associano episodi di claustrofobia (raramente agorafobia) prima inesistenti.

Cosa fare inizialmente? Qualora dovessero insorgere sintomi riconducibili all'asma: SEMPRE ESCLUDERE OGNI PATOLOGIA ORGANICA, quindi fare i necessari esami clinici che possano scongiurare l'esistenza delle cause inizialmente descritte. Fatto questo, si può ipotizzare la presenza di un disagio psicologico da indagare.

Il consiglio più strategico e mirato è quello di rivolgersi ad uno specialista che vi possa aiutare a capire ciò che viene vissuto come “costrittivo” e quindi “asfissiante”, allo stesso tempo riconoscere le emozioni connesse e l'accettazione delle stesse. Questo è il primo step essenziale. Non si può risolvere un problema senza affrontarne e risolverne le cause!

E' importante precisare che la sintomatologia può essere causata da più fattori (disagi psicologici e allergie ad es.). Qualora si facesse riferimento ad un disagio esclusivamente con eziologia psicologica , quest'ultimo può comunque insidiare un organo “bersaglio” creando delle infiammazioni o comunque delle complicanze fisiologiche che prima non erano presenti. Pensiamo alla gastrite nervosa, l'organo in questione in questo caso è lo stomaco, un forte e prolungato stress interferisce sul suo sano funzionamento in modo organico. Di esempi ce ne sarebbero tanti.. (vedi altri articoli presenti) Come già sappiamo, la Psiche interagisce, e non poco, con il nostro Corpo!

 

LA FLORITERAPIA anche in questo caso è molto indicata e supporta in modo efficace il percorso psicologico. Riesce, attraverso rimedi scelti e mirati, a promuovere un'apertura alla comunicazione e lavora sulle emozioni (sensi di colpa, rabbia, etc.), trasformandole dallo stato negativo a quello positivo. Nelle situazioni di crisi respiratorie, si può utilizzare il Rescue Remedy.

Parallelamente la FITOTERAPIA può essere consigliata soprattutto per dare sollievo alla sintomatologia presente. I rimedi più indicati sono:

MARRUBIO (Marrubium) un fluidificante del muco, si può trovare come soluzione singola sia unito ad altre sostanze come l'Eucalipto che agevola, come sappiamo, la respirazione. 

RIBES NERO (Ribes Nigrum) che ha un'azione simile al cortisone ed è utilissimo in caso di affezioni allergiche.

 

AROMATERAPIA molto utile risulta una miscela di eucalipto, lavanda, mirra e camomilla romana, da inserire in un diffusore oppure da unire ad olio d'oliva per un massaggio sul petto.

 

RILASSAMENTO E MEDITAZIONE, TECNICHE IMMAGINATIVE,YOGA, ESERCIZI DI RESPIRAZIONE, anche eseguiti costantemente per pochi minuti al giorno possono dare sollievo all'asma, ci sintonizzano sui nostri segnali che spesso sottovalutiamo e allo stesso tempo modificano ed educano in modo corretto il nostro respiro. La mente parla, il corpo ascolta! La respirazione addominale profonda ad es. rilassa la muscolatura toracica contratta e allarga i vasi sanguigni, inoltre rende il pensiero più chiaro di conseguenza consente di mantenere la calma nelle situazioni stressanti (spesso si sente dire in situazioni ansiogene “Fai un respiro profondo!”).

Quando si rallenta la respirazione e si porta l'attenzione alla parte bassa dell'addome, immediatamente si producono profondi effetti fisiologici e psicologici procurando decisamente un benessere psico-fisico. Ricordiamo che uno degli aspetti meravigliosi degli esercizi respiratori è che sono sempre a portata di mano, in effetti li possiamo svolgere in qualsiasi momento. Rilevanti sono la loro costanza e la loro qualità.

 

Ovviamente, l' alimentazione, il tabagismo e l'inquinamento incidono parecchio su problematiche di questo tipo e non solo, quindi si consiglia sempre una sana e corretta educazione alimentare, evitare il fumo (sia attivo che passivo), quando è possibile recarsi in località in cui potersi rigenerare con aria salubre e infine fare un minimo di attività fisica.