SONNO, DISTURBI DEL SONNO E POSSIBILI RIMEDI

 

 

– IL SONNO

– PARTI DEL CERVELLO COINVOLTE

– FUNZIONI DEL SONNO

– DISTURBI DEL SONNO E CAUSE

 

-- NARCOLESSIA

 

PARASONNIE (O PARAINSONNIE):

- SONNAMBULISMO

- PAVOR NOCTURNUS (terrore notturno)

- ENURESI NOTTURNA

- INCUBI NOTTURNI

- SIDS (sindrome della morte improvvisa del neonato)

- BRUXISMO

- APNEE NOTTURNE

- RUSSAMENTO (IDIOPATICO)

 

- INSONNIA E IPERSONNIA

 

– STRESS E SONNO

– RIMEDI NATURALI E STRATEGIE PER MIGLIORARE IL SONNO

 

Il sistema naturale è caratterizzato da ritmi precisi ed essenziali, basti pensare all'alternarsi del giorno e della notte, delle stagioni, delle maree, delle fasi lunari. Anche gli esseri viventi possiedono il cosiddetto “OROLOGIO INTERNO O BIOLOGICO” (sincronico con quello astronomico) che scandisce le loro funzioni vitali. Questi bioritmi si presentano annualmente (ritmi circannuali), ad es. il letargo di alcuni animali, mensilmente denominati ritmi circamensili un esempio è il ciclo mestruale nelle donne, settimanalmente (ritmi circasettimanali) e giornalmente (ritmi circadiani, dal latino circa: intorno e dies:giorno) anche in questo caso si fa riferimento all'alternanza di diverse manifestazioni fisiologiche: sonno-veglia, temperatura corporea, pressione arteriosa, metabolismo del glucosio, secrezione del cortisolo...

IL SONNO

Il sonno quindi appartiene ai ritmi definiti giornalieri e si sviluppa in 2 fasi che si alternano :

SONNO A ONDE LENTE O SWS (slow- wawe - sleep ) o SONNO NREM (sonno ortodosso) formato a sua volta da 4 stadi di onde regolari e sincronizzate. L'attività è calma e stabile. I primi 2 stadi sono caratterizzati dal sonno leggero mentre il terzo e il quarto da un sonno profondo. In questa fase del sonno è possibile il movimento ma non è possibile sognare. Occupa la maggior parte del sonno.

SONNO REM (rapid-eye-movement) ovvero con rapidi movimenti oculari (sonno paradosso). In questo stato le onde cerebrali sembrano quelle di veglia, il respiro e il battito cardiaco risultano frequenti ed irregolari, c'è un aumento del metabolismo e della pressione sanguigna (infatti è chiamato anche sonno attivo).

E' la fase più profonda, in cui avvengono scosse muscolari, nell'uomo e nel neonato si verifica l'erezione del pene e nella donna la lubrificazione vaginale ma la grande muscolatura è profondamente rilassata e inerte, il sistema nervoso è isolato, non riceve stimoli né risposte ai suoi comandi. Si pensa che tale blocco abbia il ruolo di proteggere l'individuo che diversamente potrebbe farsi del male. Il sonno REM interessa il 25% del sonno totale (considerando un giovane adulto) e si verifica circa 4/5 volte per notte; il primo periodo si verifica circa 90 minuti dopo l'inizio del sonno ed è più corto (può durare solo 5-10 minuti) mentre l'ultimo, appena prima del risveglio può durare anche 60 minuti.

Tra i periodi di sonno paradosso si possono verificare dei risvegli anche se brevi in cui è possibile cambiare la postura. I sogni si verificano in questa fase.

Il percorso del sonno è molto fluido e dinamico, le varie fasi sfumano una dentro l'altra, con interruzioni e ritorni, microrisvegli e recuperi.

 

PARTI DEL CERVELLO COINVOLTE

Sembra che nel cervello non esista un unico centro deputato al controllo del sonno e del risveglio, ma diverse aree cerebrali che svolgono diverse funzioni.

Le strutture che mediano il sonno interagendo tra loro sono:

– IL SISTEMA NEURONALE DEL PROSENCEFALO, induce l'attività SWS (a onde lente)

– IL TRONCO ENCEFALICO e nello specifico la FORMAZIONE RETICOLARE attiva lo stato di veglia facendo liberare la dopamina, mentre i neuroni del NUCLEO DEL RAFE liberano la serotonina che promuove il sonno.

- Il PONTE invece è implicato nel sonno REM, mediante il rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina.

I sogni sono dovuti proprio a gruppi di neuroni del ponte che comunicano tra loro attraverso l'acetilcolina e, passando dal talamo, stimolano la corteccia cerebrale.

 

 

PERCHE' E' IMPORTANTE IL SONNO

Il sonno, soprattutto SWS, impone la cessazione di alcune attività fisiologiche come quella metabolica e una riduzione di altre: ritmo cardiaco rallentato, tono muscolare ridotto, abbassamento della pressione e della temperatura corporea, di conseguenza la sua primaria funzione sembra essere la CONSERVAZIONE DELL'ENERGIA.

Un'altra funzione del sonno non meno importante è il RIPRISTINO CORPOREO. Durante la fase ad onde lente (soprattutto il terzo e il quarto stadio) si è osservata la secrezione di molti ormoni, inclusi quelli ipofisari. L'ormone della crescita (GH) ad esempio che, non solo è coinvolto nei processi di crescita ma partecipa alla regolazione del metabolismo delle proteine e dei carboidrati. Nei giovani si osservano importanti variazioni di sintesi degli ormoni legati allo sviluppo sessuale.

Il NUCLEO SOPRACHIASMATICO (SCN) situato nell'ipotalamo, invia segnali alla ghiandola pineale (epifisi) del cervello in modo che rilasci la melatonina, un ormone che a sua volta favorisce il sonno (ved.articolo in questo sito “Melatonina un ormone sottovalutato”).

Durante il sonno inoltre sembra avvengano processi di riorganizzazione dell'attività cerebrale collegati all' APPRENDIMENTO e alla MEMORIA. La memorizzazione del materiale infatti viene facilitata e la capacità di ricordo a distanza aumenta se il periodo di “ritenzione” avviene nel sonno, in particolar modo in quello notturno (fenomeno dello sleep-effect), non a caso molti studenti ottengono ottimi risultati ripassando nelle prime ore del mattino materiale studiato la sera precedente!

 

DISTURBI DEL SONNO

Il sonno può essere l'indicatore della buona salute fisica e mentale di un individuo e gli effetti di questo disagio spesso trovano la loro manifestazione somaticamente e non (occhiaie, colorito della pelle spento, ansia, irritabilità, stanchezza..).

Si può fare fatica a dormire (o ad addormentarsi) per motivi semplici e comuni come rumori, l'esposizione alla luce (di lampade, apparecchi elettronici ), abitudini alimentari errate, brutti sogni, jat-lag e così via; si può riscontrare difficoltà se si tende a non seguire una certa regolarità, per scelta o meno, ad esempio nel caso in cui si svolge un lavoro soggetto a turni. In questi casi possono risultare utili piccoli accorgimenti e particolari strategie per migliorare la qualità del sonno.

Infine ci sono veri e propri disturbi del sonno associabili a fattori psichici o a disfunzioni specifiche cerebrali.

 

NARCOLESSIA

Non è un disturbo comune (e aggiungerei “fortunatamente”!) e consiste in attacchi incontrollabili e improvvisi di sonno più volte durante lo stato di veglia che variano dai 5 ai 30 minuti. Risulta piuttosto invalidante non solo perchè chi soffre di questo disturbo si sente sempre assonnato, ma soprattutto perchè deve evitare abitudini quotidiane che risulterebbero alquanto pericolose (mettersi alla guida dell'auto ad es.). Inoltre a tale disturbo spesso si associa la Cataplessia, ovvero un'improvvisa debolezza muscolare tale da far collassare il corpo (una vera paralisi).

Spesso la coscienza è presente ma si è incapaci di reagire perchè appunto paralizzati. (in un certo senso la Cataplessia può risultare “il segnale” che permette di capire ciò che sta per succedere ). A questa a volte si associano allucinazioni visive ed uditive.

Solitamente questi attacchi sono scatenati da un'emozione o da una manifestazione della stessa (rabbia, una risata..); esordisce in giovane età e continua per tutta la vita. Si considera che la causa di questo disturbo possa essere una disfunzione in una parte del cervello che regola il sonno REM, e la derivazione risulterebbe genetica (un gene correlato al sistema immunitario, un danno auto-immune). La cura è a base di farmaci stimolanti.