CERVICALE E FIORI DI BACH

 

La cervicale è il segmento della colonna vertebrale che comprende 7 vertebre (da C1 a C7). Secondo la medicina ortopedica la cervicalgia, ovvero il dolore localizzato nella regione del collo, trova le sue cause in traumi fisici (ad es. il colpo di frusta) o alcune patologie a carico della cervicale quali artrosi, fratture, osteoporosi. I sintomi sono dolore localizzato o diffuso ad alcuni tratti della colonna cervicale, accompagnato da difficoltà di movimento, rigidità muscolare, in alcuni casi disturbi della sensibilità agli arti superiori causata da lesioni alle radici dei nervi che fuoriescono tra le vertebre cervicali. A questa sintomatologia tipica spesso si associano nausea, capogiri, algia oculare e marcata sensibilità alla luce. In sostanza, la sintomatologia è fisica, le cause sono altrettanto fisiche.

Purtroppo si considera raramente (per non dire... mai!) la possibile altra faccia della medaglia, ovvero che possa essere la psiche la vera causa del problema. La mente scarica egregiamente sul soma quando lo ritiene più utile, convertendo un male possibilmente maggiore (un disturbo psichico) con un male minore (disturbo somatico); allo stesso tempo ci vuole avvisare (ahimè.. spesso invano) che c'è qualcosa che non sta andando per il verso giusto e quindi, occorre prestare una certa attenzione e rimediare. Del resto, l'istinto di sopravvivenza insegna al nostro cervello ( affinchè non impazzisca) a liberarsi dei suoi tormenti in modo biologico convertendoli in modo somatico, in un male quindi più accettabile, reversibile.

Se il disturbo segnalato non è occasionale, ma con frequenti ricadute o cronicizzato, oltre ad indagare le eventuali cause organiche ci si dovrebbe indirizzare a identificare gli atteggiamenti e i comportamenti che possono esserne alla base. Un dolore localizzato in questa zona può indicare che il soggetto sente gravare sulle sue spalle responsabilità e pesi intollerabili, si sente “schiacciato” da ruoli o impegni non compatibili con la sua natura oppure troppo gravosi in quel determinato momento della sua vita.

Spesso è una persona che ha un forte senso di abnegazione e quindi non cede mai di fronte al lavoro e alle sue difficoltà; nonostante sia consapevole della propria stanchezza, la ignora e continua ostinatamente accettando ulteriori incarichi. Può essere presente anche un problema di sottovalutazione della propria immagine e, quello di non voler deludere le aspettative altrui. Il soggetto, in questo caso, è perfettamente in grado di far fronte alla mole di impegni assunti o alle difficoltà, ma manca temporaneamente di fiducia nelle proprie capacità; questo stato gli “pesa” e si manifesta nel fisico con dolori alla cervicale e alle spalle.

I fiori di Bach di “base” che normalmente si utilizzano per queste problematiche sono ELM e OAK, ma si possono aggiungere altri rimedi se vengono rilevate, in fase di colloquio, più cause scatenanti il malessere (ad es. un trauma irrisolto o semplicemente una brutta notizia possono manifestarsi attraverso un vero e proprio “blocco” a livello neuromuscolare e psichico).

Nella mia esperienza come psicologa ho riscontrato spesso questi tratti caratteriali e/o queste cause in soggetti che soffrono significativamente di questi disturbi.. (tuttora accade).

Mi è capitato di constatare sintomi passeggeri di disturbo cervicale in una ragazza adolescente che stava attraversando un periodo piuttosto turbolento, in ambito scolastico e famigliare. Tali sintomi sono scomparsi poco prima della chiusura delle scuole.

 

IL CASO

B.S. È un uomo di 35 anni che ricevo agli inizi di Maggio del corrente anno (2014), spesso si lamenta del disturbo alla sua cervicale, disturbo che lo affligge da anni. Fa presente che non ha problemi a livello organico e riferisce che le sue “crisi” a volte sono così forti da dover rimanere immobile (seduto o sdraiato) e che prende farmaci antidolorifici per poter alleviare la sintomatologia (in quei momenti piuttosto invalidanti) e affrontare quindi la quotidianità. Le crisi sono periodiche e spesso coincidono con la variazione del tempo meteorologico, la loro durata è variabile (a volte un giorno, altre volte più giorni). I sintomi sono quasi sempre gli stessi, anche se varia la loro intensità: capogiri, forte nausea, irrigidimento muscolare nella zona del collo e delle spalle, fotosensibilità.

Dopo alcune sedute, e valutata la sua situazione, viene consigliata una combinazione apposita di fiori di Bach che il paziente assume per circa un mese tutti i giorni a prescindere dalla presenza o meno del disagio. Dopodichè interrompe (informazione avuta successivamente).

Durante il periodo di assunzione, B.S. riferisce di aver avuto qualche “fastidio” nella zona cervicale ma sopportabile e comunque esperienze meno invalidanti rispetto alle precedenti e meno ricorrenti. Agli inizi di Agosto riferisce che durante l'intero mese di Luglio non ha avuto alcun malessere legato alla cervicale, nessuna sintomatologia, inoltre non ha assunto farmaci. Però ultimamente sente leggeri e non costanti sintomi di dolore cervicale.

Dopo essermi accertata se fosse cambiato qualcosa nella sua vita (novità, ulteriori problemi o preoccupazioni etc.) ripropongo la stessa combinazione di fiori per valutare se effettivamente tale “terapia floreale” deve essere assunta per un tempo più lungo oppure se, fatta per un determinato periodo, può comunque essere considerata un rimedio da utilizzare in caso di necessità (magari in momenti particolarmente intensi e stressanti). La combinazione è stata assunta per circa tre mesi di seguito.

Posso ritenere il risultato apprezzabile, in quanto il paziente dopo anni di eventi particolarmente dolorosi e ripetuta assunzione di farmaci, ha riscontrato inizialmente un sollievo della sintomatologia e successivamente un periodo completamente esente da essa.

 

* A distanza di un anno circa, B.S. Mi ha confermato che non ha più accusato i sintomi debilitanti di prima e quando ne sente l'esigenza (raramente ormai) assume la combinazione floreale, non ha più assunto antidolorifici per questo disagio.