STRESS... CONOSCIAMOLO MEGLIO

 

"Tutti hanno il diritto e il dovere di essere sereni !"

 

 

"Lo stress è una reazione, emozionale individuale ed intensa, a una diversità di stimoli esterni con conseguenti risposte psicologiche e fisiologiche di natura adattiva".

Con il termine individuale già puntalizziamo il fatto che ogni soggetto reagisce allo stress in modo diverso, ciò che può essere particolarmente stressante per qualcuno può non esserlo per un altro; per quanto riguarda la funzione adattiva o difensiva ci si riferisce alla risposta ad "agenti stressanti" da parte dell'asse IPOTALAMO - IPOFISI - ACTH - CORTECCIA DEL SURRENE (HPA) ovvero il coordinatore centrale dei sistemi di risposta neuroendocrina allo stress. (immagini in fondo all'articolo)

Tale reazione di emergenza quindi è caratterizzata da una fase di allarme con modificazioni biochimiche ormonali, da una fase di resistenza in cui l'organismo cerca di organizzarsi per potersi difendere e quindi resistere e infine da una fase di esaurimento (quella critica) in cui avviene il crollo delle difese e l'incapacità di proseguire con l'adattamento.

Quando si parla di stress immediatamente si è soliti pensare a qualcosa di negativo (anche perchè spesso questo termine, e non solo, viene usato con molta facilità e in modo improprio ). Di fatto non è proprio così, infatti lo stress aiuta la concentrazione, la motivazione e mantiene una certa energia per affrontare una determinata situazione/condizione stressante ( in concreto c'è un aumento della glicemia e dei grassi nel sangue). Dopo la fase clou, l'organismo ritorna in equilibrio e si rilassa... Quanti di voi, dopo un evento particolarmente estenuante, come un trasloco o un esame universitario ad es., usa frasi del tipo " Mi sta scendendo lo stress!" descrivendo una condizione di estremo rilassamento mista ad una sensazione transitoria di mancanza di forze... in sostanza, nella prima fase c'è un'attivazione del sistema nervoso simpatico (stimolatore), nella successiva quella del sistema nervoso parasimpatico (inibitore). Il simpatico predispone la reazione di attacco e fuga: dilatazione delle pupille, dei bronchi, messa in circolo nel sangue di adrenalina, noradrenalina e cortisolo, aumento del battito cardiaco, della pressione sanguigna etc.; il parasimpatico è responsabile appunto delle risposte di riposo. Questo di fatto rappresenta lo stress "sano" (Eustress) che tutti nella vita, chi più chi meno, provano.

H. Selye (medico dello scorso secolo) diceva "lo stress non può e non deve essere evitato perchè costituisce l'essenza stessa della vita, perciò non è una condizione patologica dell'organismo, anche se......"

Come si può pensare infatti di non avere mai periodi stressanti nel corso della propria vita? Che sia un colloquio di lavoro, una separazione, un lutto o altro ... anche i preparativi per un evento felice come un matrimonio possono generare stress.

Come continua lo stesso Selye "anche se... in alcune circostanze può produrre patologia, come quando lo stimolo agisce con grande intensità e per lunghi periodi".

Ed è infatti questo il problema, se la situazione di logorio si protrae nel tempo, nel lungo tempo, e non vi sono fasi di rilassamento si va incontro all'esaurimento cronico pericoloso non solo per la mente ma anche per il fisico. E' proprio la fase di esaurimento ad essere caratterizzata da un aumento di vulnerabilità alle malattie. lo stress in questo caso è riconosciuto come l'elemento causale delle sindromi psicosomatiche; si parla quindi di Distress.

Gli effetti dello stress si possono manifestare psicosomaticamente in vari modi ad esempio attraverso l'apparato gastro-intestinale, attraverso la pelle, causando disturbi del sonno, disturbi della sfera sessuale etc., ma possono anche sfociare in disturbi della sfera affettiva-relazionale come depressione, attacchi di panico e così via.. (ved. articoli nel sito).

PERCHE' ?

Come già accennato prima, durante condizioni di forte stress si hanno non solo un continuo aumento di zuccheri e grassi nel sangue con relative e prevedibili conseguenze a lungo termine (valori di glicemia e del colesterolo alti), ma anche:

­+ NA (sodio)

+ Adrenalina

+ GH (Ormone della Crescita)

- Testosterone

+ Pressione sanguigna

+ Cortisolo

Insomma, diversi cambiamenti a livello neuronale ed ormonale che influenzano i processi patologici organici.

 

IL CORTISOLO

Parliamo del Cortisolo chiamato anche, non a caso, l'ormone dello stress. E' un ormone corticosteroide secreto, su impulso del cervello, dalle capsule surrenali (ghiandole a forma di cappuccio che si trovano sopra i reni).

Normalmente, al mattino il livello di cortisolo è più alto perchè deve dare più energia all'organismo; il pomeriggio diminuisce lentamente, la concentrazione e l'energia di conseguenza calano; la sera infine si abbassa, questo attiva la melatonina un ormone che favorisce il sonno ma ha anche altre importanti funzioni (ved. articolo nel sito) tra cui la rigenerazione.

Quando c'è una situazione di stress prolungato, quindi cronico, i livelli di cortisolo aumentano notevolmente, il corpo non si rigenera e non si rilassa completamente e di conseguenza si modifica la routine naturale ... il cortisolo diminuisce nella fase essenziale (utile) quella mattutina e aumenta nella fase serale (con tutte le sue conseguenze), favorendo così vari rischi di patologia come ipertensione (che a sua volta è la causa di malattie cardiovascolari), osteoporosi, aumento di peso, destabilizzazione emotiva e diversi altri problemi compreso la diminuzione delle difese immunitarie.

(gli animali sono sotto stress solo per breve tempo altrimenti morirebbero. La selezione naturale quindi ha favorito la reazione allo stress come un estremo tentativo di affrontare i problemi a breve termine!)

 

EFFETTI DI EMOZIONI E STRESS SUL SISTEMA IMMUNITARIO

Il Sistema Nervoso, il Sistema Endocrino e il Sistema Immunitario interagiscono per valutare lo stato di salute.

Il nostro meraviglioso Sistema Immunitario con le sue cellule riconosce gli "intrusi", interagisce con gli altri organi e soprattutto con il Sistema Ormonale e il Sistema Nervoso; sono infatti notevoli le influenze psicologiche e neurologiche e questa interazione va in entrambe le direzioni :

" Il cervello influenza le risposte del Sistema Immunitario e le cellule immunitarie e i loro prodotti influenzano l'attività del cervello "                                                                   PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia)

(un esempio molto semplice e naturale dell'interazione dei sistemi è il ciclo mestruale ... cervello -> sistema ormonale -> effetti sulla psiche -> abbassamento delle difese)

Le risposte immunologiche sono di 2 tipi e sono mediate da 2 diverse classi di cellule: I LINFOCITI.

I LINFOCITI B ( o cellule B) si occupano dell'immunità umorale (nel plasma ematico e nella linfa) attraverso la produzione di anticorpi o immunoglobuline, il loro compito è quello di distruggere direttamente gli antigeni (molecole estranee) come i virus ,batteri e tossine presenti nei liquidi corporei, oppure favoriscono la loro eliminazione innescando l'azione di altre cellule.

I LINFOCITI T (o cellule T) Queste cellule attaccano direttamente vari tipi di antigeni (non attraverso anticorpi), sono attivi contro batteri e virus presenti nelle cellule dell'organismo ospite e contro funghi e vermi. Le cellule T sono coinvolte anche nel processo di "rigetto" in seguito al trapianto di organi e partecipano all'attacco contro le cellule cancerose, elementi che avverte come estranei.

Queste componenti di base del sistema immunitario interagiscono anche con altre cellule e sostanze del corpo durante la difesa da malattie o da sostanze dannose.

LO STRESS con le sue conseguenze inizialmente descritte, intervengono sul Sistema immunitario inibendo la proliferazione di alcuni linfociti o favorendo la morte di altri. Quindi, meno difese = maggiore probabilità di disturbi o patologie.

 

Si deve tener presente sempre l'importanza dei fattori costituzionali e il modo in cui ogni individuo reagisce alla condizione stressante, infatti è molto importante ribadire che :

L'IMPATTO EMOTIVO DELLO STRESS HA MAGGIOR PESO SULLA COMPARSA FUTURA DI MALATTIE DI QUANTO NON ABBIA LA SEMPLICE CONCOMITANZA DI EVENTI STRESSANTI! HA UNA CERTA RILEVANZA IL MODO IN CUI SI AFFRONTA TALE CONDIZIONE, RIMANE QUINDI INCISIVA (come sempre) LA SOGGETTIVITA' !

(un soggetto ansioso ad es. potrebbe affrontare emotivamente un periodo difficile in modo differente rispetto ad un individuo che non ha questo tratto nella sua personalità).

 

Vediamo cosa può essere utile per evitare di stressarci in modo cronico o per gestire nel modo migliore questa condizione.

- Innazitutto consiglio di rivolgersi ad uno psicologo quando si riscontrano difficoltà nel gestire le proprie emozioni riguardanti una situazione particolarmente difficile, ma anche se ci si trova già in una fase critica prima che questa possa ulteriormente aggravare la condizione psico-fisica.

E' sempre utile chiedere un aiuto, può succedere a tutti di trovarsi in un periodo di fragilità emotiva e sentirsi iper-sensibili dinanzi a situazioni ritenute un tempo facili da affrontare.. quindi non abbiate paura e non sentitevi "strani" per questo ... al contrario vi state semplicemente concedendo un pò di tempo e un pò di amore !

- Utilissimo qualsiasi approccio al rilassamento, quindi qualunque forma meditativa e non solo. Io personalmente consiglio il Training Autogeno e il Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson che vengono usati da molti anni ormai in diversi ambiti anche ospedalieri e danno risultati eccellenti dimostrati anche scientificamente, efficaci anche le tecniche di respirazione (al più presto un articolo in merito a questi argomenti);

- La Floriterapia: i Fiori di Bach e i Fiori Australiani possono essere utilizzati come supporto, intervengono sull'impatto emotivo negativo nei confronti di agenti stressanti e in buona parte sulle conseguenze dello stress. Molto utile il Rescue Remedy dei fiori di Bach soprattutto nelle fasi acute;

- la Fitoterapia interviene sulla prevenzione ad esempio per sostenere il sistema immunitario ( i rimedi sono diversi) e sul sintomo, ma è molto utile anche durante il periodo critico, ci sono infatti piante dette "adattogene" cioè piante contenenti sostanze che aumentano la capacità dell'individuo di adattarsi allo stress psico-fisico, quindi agiscono sul tono dell'umore (ad es. la Rodiola Rosea, oppure dalla medicina ayurvedica l'Ashwa-Gandha), infine ricordiamo anche le piante con proprietà rilassanti;

- il CBD (cannabidiolo) deriva dalla Cannabis Sativa e a differenza del THC (altro principio attivo della Cannabis) non è psicoattivo e non crea assuefazione. Ha effetti antiossidanti, antinfiammatori e antidolorifiche. Agisce come distensivo per ansia e panico e favorisce il sonno. Viene venduto solitamente in olio e in diverse concentrazioni in percentuale;

- la Melatonina ha tante funzioni preventive, interviene sull'umore e favorisce il sonno;

- oli essenziali: sono un supporto utile per il tono dell'umore, per il rilassamento e alcuni risultano un ottimo aiuto per il sistema immunitario;

 

Ovviamente ognuna di queste "strategie" non esclude l'altra anzi.. la sinergia di due o più interventi può essere la soluzione migliore, quella più funzionale!

(Rivolgersi sempre ad un esperto titolato che possa consigliarvi con competenza e professionalità) 

ASSE IPOTALAMO - IPOFISI - ACTH - CORTECCIA DEL SURRENE (HPA)